La Sorgente della Vita
rasserenava il tramonto e le lacrime facevano da perfetto Rammendo
all’Universo che si capovolgeva negli occhi lontani dagli occhi.
Precipitarono in un attimo i Pensieri e le Vertigini dei Ricordi parevano
quasi Freddi .. .di una luce Silenziosa ed Innaturale.
Come rivedersi tra le braccia di un Abisso incontrollabile, Mèmore di
tutte le Ferite guarite a malapena e trafitte di Bianco Silenzio. Non era
certo la Vita ad ondeggiare così rovinosamente sotto la pelle, non
quella Marea che affonda sulla superficie della disperazione, quasi a
scorgerne il fondo, non quella piccola superficie di specchio che
tremava come in preda alla tempesta ...
... non la Speranza.
Tutto intorno sfogliava, come pervaso di Vento e risorgeva l’Incertezza e
la trasparenza dell’Apparente, come a giocare ... velo dopo velo ... a
togliersi l’Anima dalle scarpe.
La Vita non ha Tramonti ... non si dimentica e non si bacia sulle labbra,
quasi passa inosservata fra le pesanti Creature che ci popolano ...
Rumorose e Divoranti.
Ma Quel Giorno, anche le Parole cadevano come sassi appesi alla
Porta dell’Inferno, Bocche Invisibili che ingoiavano le onde di ogni
brivido tenuto a freno, di ogni battito sordo e Lancinante.
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Egli ascoltava la Morte
ed in Essa
il Fiore del Fuoco
Ascoltava
in Visione profondissima
e come un Acerbo Nemico,
s’apriva la sua Giovinezza
e l’Attimo
d’una Ferita più Alta.
Egli Ascoltava
l’Anima
ed in Essa
il Vento impetuoso.
Ascoltava
in Ombra Mutevole,
la Creazione
d’un Eterno Cerchio.
E la Vita ...
... come un Volo ed un Grido chiuso in gola.
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Talvolta,
riverso al di sopra di un fiume, Egli ancora e ancora; rincorre l’ombra di
antichi ciottoli e antiche risate ... la Leggerezza e l’Esile filo del Cuore si
annodano; come in Amore e ricomincia quel tratto difficile su cui ogni
volta scivola ... ed ogni volta si rialza, a cercare il Volto a cui non
ha ancora detto Addio.
Il giocattolo perduto sulla strada maestra può sorridere solo in
parte, solo in parte ricoprirsi di fango per poi sparire dietro il
dislivello di un abisso a bordo strada, solo in parte destare la
curiosità di un cane che, randagio, si ritrova a dover fare i conti con
l’ abbandono e l’ inconsapevolezza della fame.
Resta un lato che a nessuno è dato conoscere; che a nessuno è
dato percepire se non al giocattolo stesso; nel preciso momento del
suo Divenire memoria passata.
Come a bearsi di un solo Istante, nel suo incedere al varco
indistinto oltre questa pioggia ... ecco che l’invocazione del Viaggio
Può ... Deve Saziare e Saziarsi di preghiere e singhiozzi.
Ed è un Ritratto ricamato fra le righe in Bianco e Nero, fra le Lame
che ogni suono rende fragili al tocco della Disperazione ... dolce
richiamo all’onda che si frange, nella sola dimensione possibile.
Vita ... nella distanza tra l’ombra sull’asfalto ed il sorriso di un
bambino che raccoglie i resti di un Incanto soffuso.
Tutto ciò per dire che Ci fidiamo troppo delle sensazioni; del colpo
d’ occhio, siamo molto più umani, palpabili e pieni di Divino; per
lasciarci coinvolgere dalle Nebbie infrante dell’ Apparire Vivi.
Se andiamo Oltre è per Sognare Improbabili profili rugiadosi; per
IlluderCi che l’ ebbrezza del vento non sia solo mentre corriamo
verso il mare, per Sentire la Bellezza di un Istante Prezioso
al tremolare di una Fiamma ... ma non è Tutto Lì.
Non è la Vita che ci portiamo Addosso.
Non le Macerie che sospendiamo a metà, fra Illusione e Timore di
Essere.
Nessuno conosce il “ Sentire “ dei gemiti dell’ Acqua che diviene
Gelo Informe e trasparente ... Nessuno osa avventurarsi Oltre Il
Coraggio di una Parola; chiara quanto un malinconico Viaggio al
mutarsi delle infinite dolcezze d’ Insieme.
Vaghi singulti sulla terra del Mistero e la Tenebra del Sorriso si
espande come il Potere dell’Armonia, la cui troppa Delizia esala; al
tenue vapore dell’Inutile scontro.
Al proferire di una Trama d’Esistenza “al Limite”, si dischiudono le
urla di un vago strapiombo; le striature scarlatte di quei timidi
prigionieri che, ancora, tentano di Morire al suono dei Silenzi e dei
Miracoli.
In Attesa ...
... come ad un Rifugio,
verso Sera.
Ed Impallidisce l’Orlo di una Stella, che per Puro desiderio di Luce
anela all’ Oscurità ... Sorella del Momento.
Forse nessun ’Altra Emozione è tale da trattenere un Pudore quasi
fanciullo, ma per Pura Inconsapevolezza ella resta celata da un
Brivido, quasi fosse Vicina alla sponda d’acqua la cui Fiamma
Pallida ha per nome ...
... Vita.
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