Espressione nella quale cerchiamo, da che abbiamo percezione di noi stessi, il significato ed il significante.
Intorno a quelle quattro lettere abbiamo costruito il castello dei nostri pensieri, dai più alti ai più abbietti.
Vita, sinonimo evidente di ogni agente sulla terra. Scorre come fluido negli apparati umani, come impalpabile spirito, nei meandri della mente, che si manifesta nei suoni che pronunciamo e che udiamo.
Vita che doniamo o che pretendiamo e che ugualmente da e pretende.
Vita come ansimo dopo una corsa, dopo l’amore, dopo la paura.
Vita vissuta. Con tutti i “mente” che la nostra lingua ha forgiato, per permettere di comunicare tra di noi.
Vita in eterna lotta con la sua acerrima nemica e che vogliamo mantenere tale anche quando la battaglia è persa, inevitabilmente.
Benedizione e maledizione della quale continuiamo a richiedere il senso, a esplorare i meccanismi, a ricercare i mezzi per allungarla, per terminarla.
Ignari del tempo, indifferenti agli strati profondi che essa racchiude: i sentimenti.
Molte volte inconsapevoli che la vita genera, non solo vita, ma anche quelli.
Vita come sempiterno gioco dei sinonimi e contrari.
Vita da vivere anche oltre la morte. Perché non si può negare pari dignità all’una come all’altra.
La vita è stata, è e sarà, a prescindere dal nostro esserci.
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