Il Diario
23 Dicembre 2013
 
 
Sola, piccola figura nascosta dalla polvere del tempo. 
Lascia due impronte sulla neve: 
 
di vita; 
di morte. 
 
Gioia e candore riserva questo giorno. 
Il giorno della bontà raccontata il 25 Dicembre. 
Buoni, almeno quel giorno, cercando di "Inumare" un bambino nato, 
dentro una mangiatoia, 
in Palestina. 
 
Negli occhi Hebron, 
nel cuore Gaza. 
 
Sorride contento 
quando un missile Patriot, 
antimissile anticristo, 
uccide, in nome della vita, 
un portatore di morte, 
missile anch'esso, 
creato disperato. 
 
Tre regnanti offrirono il loro servigi. 
Tre "potenti" recarono, senza nulla chiedere, 
il denaro del fascino 
della presenza. 
 
Non verranno dimenticati, 
quando il Profeta, 
in nome della sua stessa misericordia, 
urlò: Cani infedeli! 
 
E quel cane si rivoltò al padrone, 
abbaiando la sua rabbia. 
 
Piccola figura nascosta dalla polvere del tempo, 
solo due impronte: 
una un Kibbuz; 
una un "campo". 
 
A piede uguale. 
 
Ma "quel giorno" saremo più buoni, 
lo dicono anche i giornali. 
Avremo tanto e come sempre daremo tanto. 
 
L'orgoglio è soddisfatto. 
La gioia pure. 
 
Forse, al di là del mare, 
oltre quelle spiagge, 
l'ultima barca di passaggio, 
affonderà con più discrezione. 
 
Le acque saranno meno gelide, forse. 
Sarà bello sapere che 
"la nascita" 
porterà bontà e composto amore. 
 
La morte verrà sussurrando, 
parlando arabo, 
rispondendo aramaico. 
 
Leviamo i nostri cuori al Signore, 
riceveremo la misericordia 
per i nostri peccati, 
soprattutto quelli "indifferenti". 
 
Avremo un altro panettone 
da divorare 
e un pandoro da digerire. 
 
Ma loro sono più fortunati di noi. 
Digiunando 
raggiungeranno il Regno dei Cieli, 
che è molto lontano; 
tanto. 
 
Buona notte