Ti osservo al mio fianco.
Sorridi nel tuo sonno
delicato
e ridisegni il mio posto
nel mondo logico,
con la tua presenza serena
nella penombra quieta
della nostra stanza.
Il mio tormento ha fine,
nel contemplarti meravigliosa,
ma so che la prossima notte
sarà lo stesso calvario.
Vorrei che tutto questo finisse...
Per questo,
amore amato,
ho inciso la tua gola
e scortico la tua pelle,
d’alabastro,
con un rasoio.
Scollarla dalla tua carne,
per vedere quanto sia pazzo,
proprio io,
tanto innamorato.
Non sopporto più,
vederti mostro
e spaventare quei sogni
dove vorrei amarti,
per come ti amo
e ti ho sempre amata.
E adesso son felice!
Sei un amore normale;
la mia donna,
la mia amata donna,
mentre scorre
solo sangue,
abbondante,
tra le lenzuola.
Semplicemente sangue
di un essere umano
e non un incubo notturno.
Il solito!
Sempre quello...
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