Fiero cammino,
coagulo di sangue,
maledetto e puro,
in vene d'acciaio.
Malefico e ironico,
rido delle debolezze,
che in altri infiammano,
stoltezza e precarietà.
Della lussuria son emblema;
necessito della carne,
del peccaminoso orgasmo
e molta la sete: mai son sazio.
Provate stolti
le vostre patetiche lame su di me;
affondatele nella pelle senza rimorso:
accrescerete a dismisura la mia rabbia.
Con la rabbia
dilanierò i vostri corpi;
plasmerò, a piacimento, le vostre menti.
Vi rinchiuderò in un'abisso
ipocondrico,
e dalle vostre manìe
verrete resi pazzi.
Non domandate,
non indugiate,
non pregate
l'Uomo Nero è risorto.
Ha lo sguardo nero e torvo,
fà paura la sua voce,
prendi subito la croce,
dice rimani sveglia,
e non dormire questa notte.
Nel diafano cielo
poi vi pentirete
umiliandovi,
mentre siedo su tutto
ciò che terra e fuoco compone.
Abusaste della mia pazienza,
della mia clemenza,
il mio perdono sarà
la peggiore delle punizioni.
Non capirete ma,
piccoli mortali,
quando m'incontrerete,
cosa avrete
tra le mani;
chiusi nei vostri pensieri
crederete d'averne conoscenza,
oppure una flebile esperienza
costruita su pilastri
di sabbia.
Il sono il vento,
la brezza,
l'austro invernale,
spazzerò i vostri sogni,
le vostre speranze:
vi renderò liberi!
Lasciatevi cullare
da questa dolce nenia,
macabra e solare,
solo così coglierete il vero
sonno delle cose,
il tepore.
Per ogni offesa recatami,
tornerà verso voi
dieci e dieci volte ancora,
per ogni sorriso
donatomi se degno
vi sarà un fiero abbraccio.
Le ere sono trascorse,
sulle dita si contan le persone
che si son distinte.
Alcune hanno tradito,
alcune han fatto false promesse,
alcune tacciono.
Possano bruciare
in eterno
nel focolare del mio odio,
tra grida e dolore
e pianto!
A questo trono avvicinatevi
e nel mio sguardo
vivrete le paure che
del mondo furono
e in questa oscurità.
Luce vi porto,
luce e conoscenza
presso il mio Trono,
nel mio Regno d'Amor
carnale e conoscenza.
Nel diletto segno,
presso queste mani,
stringerò il mondo
e tra un sorriso scarlatto
ed un bacio l'eterno fuoco
di passion terrena,
vi donerò.
Quà,
presso il mio Trono,
solitario,
vivo l'eterno
caldo soffio.
Quà mi troverai
a regnar tra questi mondi,
creati per Te
e in queste perdute fiamme
a te donati!
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