L'Abbraccio 
 
Calmo e pacato il piede calca la sabbia, 
la luna in cielo risplende di una luce cupa, 
gli scogli della costa dall'ombra coperti, 
si svelano sotto il languido scrosciare delle onde. 
 
Un fruscio alle spalle, un'altra presenza, 
una mistica e differente essenza, 
si cela in quel passo felpato e silenzioso, 
l'angoscia di un ricordo, doloroso. 
 
Le note del vento, leggere e meliflue, 
sollazzano il corpo ghermito al terreno, 
e lasciano volare libero l'animo, 
che d'altro nettare abbisogna. 
 
Un'istante immortale che pare effimero, 
squarcia la scena come una lama, 
nel cuore, nella mente, nel sangue, 
devasta e lacera, ma non ama. 
 
Il collo si piega su un lato, 
voglioso d' accogliere labbra d'avorio, 
mentre l'estatico abbraccio si compie, 
non un gemito, non un urlo, 
solo silenzio, salasso e passione. 
 
Scorre veloce il purpureo rivolo, 
sul liscio collo mentre la pelle s'intirizzisce, 
uno spasmo composto, le ossa distrutte, 
la carne sussulta, il respiro s'affievolisce. 
 
La vita che scorre in te sulle dita di una mano, 
puoi sentirla e gustarla, senza sbagliare, 
nei caldi litri di pura vita che lenta lasci andare 
e nel buio addormentare. 
 
Morirai stanotte, morirai stanotte, 
tutto ciò risuona alle tue orecchie come una dolce, 
pacata ed infantile nenia, un dolce sonno, 
per un nuovo, cieco, risveglio. 
 
Addormentati, in questo abbraccio, stanotte, 
senza rimpianti, angoscie, rimorsi, 
ho scelto te, sei l'eletta, dell'unione il gancio, 
la vittima, l'innocente, il pasto. 
 
Una vita, il nostro riposo eterno, 
in questo amore di rosa senza spina, 
sarà sicuro il nostro Inferno 
e per altri cagion di gran rovina.      
 
 
 
 
 
 
 
 
.
 
quando l’anima si offre
un nuovo giorno
...ecco...
...Come una rosa...
...Gnosi...
...che non mi veda...
...il mio nome è...
...e ti amo...
... sono io ...
torna all’accampamento 
torna all’accampamento