Ninni Raimondi 12 Giugno 2022 
 
L’amore è come una farfalla:  
una creatura troppo bella 
per vivere a lungo. 
 
Un album di foto dal passato 
 
PROLOGO 
 
 
 
 
 
 
 
Da moltissimi anni esiste un borgo, immerso nel delizioso paesaggio toscano, che si chiama Usigliano.  
La sua bellezza è di origine medievale.  
 
Gli occhi del cielo e quelli del verde si incontrano all’infinito, senza distinguerne alcun contorno o un percettibile confine.  
In difesa del popolo si erge una cinta muraria, dove tralci di piante di cappero odorano le sue vie di un pungente e antico aroma.  
L’intreccio di stretti passaggi, storici archi e vie acciottolate apre l’ingresso a una piazzetta, dove in un angolo aspetta una panchina malinconica e silenziosa.  
Si respira ardente poesia nell’odore del suo solitario cuore per udire il riecheggiante suono di campane in festa, quelle della Chiesa di San Lorenzo che annuncia la messa.  
Una piccola e preziosa costruzione che tiene alta la sua segreta fede tra l’ancestrale sussurrare delle mura, fino alla Cappella di San Rocco, anima sacra e ottocentesca situata in via della Montanina nella località denominata “La Sala”. 
 
Un tempo il territorio si spingeva fino alle cave di San Frediano, lasciando a Usigliano il ricordo della “Lumachella” in ogni pietra o finestra del paese.  
Dal passato di dominio storico in mano nobiliare, oggi la sua anima di piccola borghesia arricchita si è ammodernata, ma il suo cuore resterà sempre un indelebile “fattore” dell’economia dei suoi campi.  
Comunque sia, l’amore rappresenta sempre la più antica battaglia da combattere per vincere la guerra.  
 
Un libro di poesie un po’ sgualcito è l’intenso ricordo di una vita.  
Niente sarà più come prima, un’indimenticabile giovinezza resta l’indelebile inchiostro dell’anima. 
Buona lettura