Anno Domini: iL dOLORE
di Ninni Raimondi 
6 Febbraio 2021  
 
 
Li riconosci subito, quelli che hanno avuto un dolore. 
Un dolore vero, grande, qualcosa che segna un prima e un dopo. 
 
Non solo un dolore. 
Tanti dolori, tante sofferenze, tante lacrime e un cuore che è incollato a mala pena. 
Qualcosa che ti ha portato a un centimetro dalla morte ma poi non sei morto. 
 
Non in quel senso li.  
Qualcosa che un secondo prima eri bambino e uno dopo ti sei svegliato già grande. 
Qualcosa che, anche se passano gli anni, non se ne va e si mostra ogni tanto nei dettagli, in certi sguardi, nella grafia, piccolino ma c'è, è lì e parla con te. 
 
Nello sguardo che malgrado sorridi, chi ti guarda dentro ci vede un abisso.  
 
Li riconosci subito quelli che hanno avuto un vero dolore e non perché sono più cattivi, non perché hanno la scorza più dura. 
Io non li sopporto quelli che con la scusa del dolore diventano più cattivi. 
No, il vero tratto distintivo di chi ha sofferto per davvero è che in fondo è gentile. 
 
C'è come un velo di clemenza sopra tutti i gesti. 
Chi ha sofferto davvero non infierisce mai, non calpesta, sta attento a tutto, osserva. 
Se può evita di ferire e se non può, preferisce ferire sé stesso. 
 
Si chiama resilienza. 
E si diventa più grandi. 
E non ci credi più e ti abitui a perdere tutto perché sai che non c'è nulla da fare. 
 
Resilienza. 
 
 
Dal Diario di Krenneg McAff 
Bardo e Maestro di Spada